Comune di Villa Santa Maria

Corso Umberto I, 18,

Villa Santa Maria, borgo di circa 1.400 abitanti dell’entroterra che trova nella prossimità del fondovalle del medio Sangro, a 390 m s.l.m., si mostra allo spettatore come una variopinta cascata di case zampillante dalla roccia nuda.
Sorse contemporaneamente all’edificazione del Santuario della Madonna in Basilica nell’828 ad opera dei Padri Benedettini provenienti dall’abbazia di San Vincenzo al Volturno.
A partire dall’anno 1000 vi fu un susseguirsi di dominazioni da parte di varie baronie, fra cui i Borrello e i Di Sangro.
Nel XIV secolo la cittadina bruciò e dopo la ricostruzione, nel 1500, divenne feudo della famiglia Caracciolo.
San Francesco Caracciolo, il santo patrono dei cuochi, è sicuramente il villese più illustre. Fu colpito da una grave malattia da cui guarì. Decise così di vendere tutti i suoi beni, di donare il ricavato ai poveri, e di diventare frate. Nel 1588 fondò l’Ordine dei Chierici Regolari Minori, di cui divenne parroco generale nel 1593.
Nel XVII secolo la popolazione fu decimata da una terribile pestilenza, e durante la ricerca di luoghi più sicuri contro le incursioni bandistiche, i villesi si spostarono sulla riva destra del fiume Sangro.
Fra le più eloquenti e suggestive testimonianze del passato figurano la parrocchiale barocca di S. Nicola, con alto campanile in pietra, e la chiesa duecentesca intitolata alla Madonna del Basilico, immersa nel verde ad alcuni chilometri di distanza dall’abitato e, interamente ricostruita fra Settecento e Ottocento, conserva qualche elemento della fabbrica originaria e custodisce una statua quattrocentesca della Vergine.

Giorno di mercato: Mercoledì.

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