Le origini di Treglio, comune medievale di circa 1.700 abitanti adagiato su una collina a 183 m s.l.m., come quelle di molti centri della costa frentana, sono strettamente legate all’abbazia di San Giovanni in Venere. Infatti, è stato menzionato anche in una bolla del XII secolo fra i beni del convento. In un’altra lettera papale, risalente al 1204, venne nominato, oltre alla chiesa di Santa Maria in grotta Trinia (già presente fra i beni indicati in un documento del 1173), anche il Casale di Santa Maria del Treglio.
Nel 1346 i lancianesi, che erano in lotta con i monaci dell’abbazia, saccheggiarono il casale che divenne così feudo di Lanciano.
Treglio, in origine Trellius, nel 1400 figurava fra le terre tributarie di Lanciano che ebbe, fino alla fine del Settecento, la giurisdizione criminale, mentre quella civile e religiosa dipendeva direttamente dall’arcivescovo di Lanciano e Ortona, che si fregiò del titolo di Barone di Treglio.
Fino al XVIII secolo tutte le vicende storiche del paese sono state strettamente legate a quelle della città di Lanciano.
Passeggiando nel cuore del centro storico, l’attenzione è attratta frequentemente dalla tipicità dei vicoli e dal particolare decoro di alcune strutture abitative, fra cui spicca il palazzetto ex vescovile. Di un certo interesse storico-architettonico è la parrocchiale intitolata a Santa Maria Assunta.
Treglio è inoltre chiamato il “paese dell’affresco”, poiché vi si possono scoprire suggestivi angoli di arte, dove gli affreschi – antica arte tutta italiana – sono diventati il linguaggio attraverso cui raccontare i valori e le tradizioni di una popolazione intera. Ogni anno, dal 2000, viene organizzata la manifestazione “Treglio Affrescata”: per una settimana, Treglio si trasforma in una grande scuola all’aperto di questa antica tecnica, praticata ormai da poche persone.