Tornareccio, comune dell’entroterra di 1.800 abitanti, sorge nei pressi dell’area sorgentifera del fiume Osento, a 630 m s.l.m.
Il territorio dove sorge oggi Tornareccio venne colonizzato dai benedettini nell’Alto Medioevo.
Nel XII secolo fece parte dei possedimenti dell’Abbazia di Santo Stefano di Atessa, e poi di quelli di San Vito. In seguito fu feudo dei Tambella.
Dal passato ci sono pervenute alcune tracce del recinto murario ed una Madonna con Bambino in terracotta risalente al 1400.
L’antico castello, oggi ridotto quasi ad un rudere, ospitò i Tambella e poi i Colonna.
Di particolare interesse sono alcuni palazzi del Sette-Ottocento fra cui il Palazzo Di Vincenzo, Palazzo Tieri e Palazzo Daniele-Melocchi.
Di rilievo è anche il Santuario della Madonna del Carmine, eretta nel ‘500 e riedificata fra il 1886 e il 1897.
Dell’antica cappella sono rimasti solo l’altare, la nicchia e il dossale barocco con due statue di Santa Lucia e Santa Apollonia.
Si distingue per la produzione di miele: non a caso, è chiamata “La Città del Miele” e nel settembre di ogni anno, nei vicoletti del suo centro storico, si organizza una mostra-mercato del miele, in un suggestivo percorso dove sapori e profumi si mescolano ad arte, storia e cultura.