Borgo frentano di quasi 2.500 abitanti situato nel mezzo di un groviglio di colli, a 200 m s.l.m.
Le origini del paese risultano incerte, e le prime testimonianze documentate ci riportano all’epoca tardo-romana, confermata dai resti di un antico insediamento rinvenuto agli inizi del ‘900 di nome Euzanum.
Testimonianze più sicure compaiono nel Catalogus Baronum (1150-1168), in cui il paese assume la dominazione di Sanctum Eusanium.
Nel corso dei secoli venne colonizzato dai benedettini, fu feudo dell’Abbazia di San Giovanni in Venere, e finì sotto la giurisdizione dei padri filippini di Roma nel 1500. Solo nel 1793 tornò al regio demanio.
Durante la colonizzazione benedettina, il territorio dove oggi sorge Sant’Eusanio del Sangro, venne diviso in tre feudi: Santa Colomba, Villa Sant’Eusanio e Lentisco o Buontalento. La riunificazione avvenne dopo il 1606 ad opera della Congregazione di San Filippo Neri di Roma.
Nel tessuto moderno dell’abitato spiccano l’elegante palazzo Finamore, realizzato in un contenuto stile barocco, e la parrocchiale, che conserva un pregevole affresco raffigurante la Madonna di Costantinopoli.
Giorno di mercato: Martedì.