Le origini del piccolo paese di Roio del Sangro (a 840 m s.l.m., di appena un centinaio di abitanti), sono incerte e ancora avvolte nel mistero. Alcuni storici, del tutto privi di prove documentarie, affermano che il territorio circostante il paese ospitava fin dall’antichità importanti insediamenti abitativi, per il ritrovamento di alcuni reperti archeologici fra cui vasi fittili, sepolcri in opera reticolata ed una figura di Marte in bassorilievo, tutti appartenenti all’epoca romana.
Nel IX secolo il borgo venne saccheggiato dai Saraceni.
La più antica testimonianza scritta, storicamente accertata, risale al 1309, quando comparve come Radium Cum S. Angelo e S. Johannes de Rodi fra le decime della diocesi di Trivento.
Altra citazione è invece del 1328, in cui compare come Clerius de Rodio.
Nei secoli successivi Roio fu feudo di molti signori come Pietro Antonio Bernadinelli e Giulio Caracciolo, fondatore di Giuliopoli.
In passato gli abitanti erano decisamente più numerosi, ma durante l’ultimo conflitto mondiale il piccolo borgo di Roio fu completamente raso al suolo e con esso anche la popolazione venne decimata.
Il microscopico centro abitato è oggi incastonato in uno sperone roccioso, da cui le abitazioni affiorano come altrettanti prolungamenti naturali della roccia. Giorno di mercato: Giovedì.