Situato tra le valli del Silento e dell’Osento a 180 m s.l.m., tra colline coltivate ad ulivi, nell’entroterra vastese, Pollutri è un comune di origine alto-medievale di circa 2.100 abitanti.
Come indicato in un documento storico del XV secolo, il suo sviluppo è legato alla fondazione nel 1015 dell’Abbazia benedettina di San Barbato. Fu feudo dei Caldora nella prima metà del XV secolo, quindi dei di Capua e dei d’Avalos.
Il borgo di San Salvatore con i caratteristici passaggi, sottoportici, scalinate e vicoli ciechi è sito nella parte più alta dell’abitato ed è il fulcro del borgo fortificato. Le facciate delle case sono state rinnovate nel XVIII-XIX secolo, ma all’interno delle cantine e dei sotterranei si ritrovano i materiali originari: arenaria, ciottoli di fiume, laterizi. In Piazza della Chiesa è possibile visitare la Chiesa neoromanica del Santissimo Salvatore. Di rilievo il culto del patrono San Nicola, in onore del quale ogni 6 dicembre sette enormi caldaie di rame colme di fave vengono bollite nel piazzale antistante la chiesa omonima.
A due passi dalla foce del fiume Sinello, a circa 5 km dal mare, si trova il Bosco di Don Venanzio, uno degli ultimi lembi di foresta planiziaria della costa adriatica, protetto dal 1999 con l’istituzione di una Riserva Naturale.
Giorno di mercato: Domenica.