Comune di Montenerodomo

Piazza Benedetto Croce,

Comune montano di quasi 700 abitanti ad economia prevalentemente rurale integrata da una discreta vocazione turistica. Le case sparse nel comprensorio comunale ospitano una piccola parte della comunità dei monteneresi, che presenta un alto indice di vecchiaia e risiede soprattutto in due minuscoli aggregati urbani (Fonticelle e Selvoni) e nel capoluogo comunale, dalle caratteristiche abitazioni incastonate nella roccia nuda, da cui si domina una veduta aerea del massiccio della Maiella e del mare, essendo il borgo a ben 1.165 m s.l.m.
Il paese di Montenerodomo ospitò, sin dai tempi antichi, insediamenti abitativi che reperti archeologici del periodo preromano, romano e medioevale testimoniano. Antica città frentana, intorno al IV – III secolo, per maggiore facilità di collegamento, fu spostata più a valle divenendo in seguito municipio romano. Dell’epoca protostorica restano tracce delle mura megalitiche.
Nel IV e III secolo a. C. sorse Juvanum, probabilmente da “iuvare”, per le qualità salutari di una sorgente tuttora attiva, situata sulla via dei tratturi, che presenta attualmente l’acropoli, il foro, il teatro, la basilica, resti di mura del III secolo a. C. e resti di templi di tipo italico del II secolo a. C.
Asservita a Roma, dal I secolo a. C. fu elevata a municipio.
Il primo documento storico nel quale è citato Montenerodomo risale al XII secolo. Nel XV secolo fu feudo dei Caldora e dei Di Capua. Nel XVII secolo divenne feudo della famiglia D’Aquino.

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