Le origini di Montebello sul Sangro, minuscolo borgo di soli 90 abitanti, risalgono al XII secolo.
Nel corso del tempo il paese ha cambiato diversi nomi. In principio il comune era noto col nome di “Malanotte” diventando in seguito “Buonanotte”.
Nel XV secolo il paese fu feudo di Antonio Caldora e poi della signoria degli Annecchino con Raimondo. Questa famiglia era venuta al seguito dei Caldora stessi. Nel 1557 il feudo, insieme a quello di Pietraferrazzana, fu dato da Re Federico ai Ricci di Lanciano, precisamente a Pippo e Francesco, figli di Cola. Nel 1557 ambedue i feudi risultano a Riccio di Riccio (o Ricci) e poi a Violante che li passa alla figlia Isabella Tappia, che se li intesta nel 1569 alla morte della madre. Nel 1660 il paese risulta appartenere a un certo Marino Caracciolo, principe di San Buono. Nel 1603 fu venduto a Marco Tullio Tino di Ortona per 3.800 ducati con patto di retrovendita. per cui nel 1628 tornò a essere di nuovo dei Caracciolo. Nel 1797 il paese risulta appartenere alla famiglia Malvini-Malvezzi di Bologna, imparentata con i Medici fiorentini e tenuto dal Barone Gianfranco.
Una storia curiosa narra che, alle origini, gli abitanti persero una guerra locale. A causa di ciò gli uomini dovettero concedere per una notte le proprie mogli al nemico vincitore come prezzo della sconfitta. Per questo motivo per gli abitanti sconfitti il paese si chiamò “Malanotte”, mentre per i forestieri vincitori il paese si chiamò “Buonanotte”. Un’altra leggenda racconta di un re di passaggio da quelle parti col proprio seguito, in una notte di bufera e di tormenta. Fermatosi nel castello gli avrebbe dato il nome di castel di Malanotte. Poi, in un’altra visita, in una notte di mezza estate, avrebbe esclamato “questa è una buona notte” e da qui il nome “Buonanotte”.
Il paese conservò questo nome fino al 1969, quando si decise di cambiarlo con l’attuale Montebello Sul Sangro. Adagiato sul crinale del monte vecchio, il vecchio paese è totalmente abbandonato a causa di una frana che lentamente lo distrugge. Il paese nuovo, poco distante, sorge sul versante orientale del Monte Vecchio a ben 810 m s.l.m., alla sinistra dell’omonimo fiume Sangro.
Viene chiamato “il paese delle donne”, a causa della percentuale più alta di presenze femminili sull’intero territorio nazionale