Liscia, comune di circa 700 abitanti del medio vastese, è situata in posizione panoramica sul versante sinistro del fiume Treste, a 740 m s.l.m.
Denominato anticamente LISILE, il borgo è menzionato per la prima volta in una testimonianza documentaria del XII secolo. Dopo una seconda citazione trecentesca, il toponimo si eclissa nelle fonti e si perdono le tracce del feudo.
Viottoli e scalinate si snodano nella zona più antica, dove è situata la chiesa di San Martino, del 1300, col bel portale in pietra scolpita realizzato da maestranze molisane nel XVIII secolo. Al suo interno, la chiesa conserva un’antica statua lignea raffigurante San Martino e “La Maddalena”, un dipinto ad olio che si vuole di Salvator Rosa, artista di spicco della cultura seicentesca in Italia.
Fuori dal paese, scendendo verso la valle, si incontra, circondato da una rigogliosa vegetazione spontanea, il Santuario di San Michele Arcangelo. All’interno dell’edificio, fatto costruire dai Marchesi d’Avalos agli inizi del XVII secolo, è possibile ammirare la bella statua di San Michele, attribuita allo scultore napoletano Giacomo Colombo (fine XVI-inizi XVII secolo). La chiesetta fa da ingresso al primitivo santuario naturale: una piccola grotta, ricca di stalattiti, da cui sgorga acqua. Alla sorgente si attribuiscono virtù taumaturgiche perché è qui che la leggenda vuole sia apparso per la prima volta San Michele Arcangelo ad un pastore di Palmoli. Tutt’oggi il Santuario è tra le maggiori attrattive della zona, meta di pellegrinaggio soprattutto in occasione delle ricorrenze dell’8 maggio e del 29 settembre.
Giorno di mercato: Venerdì.