Comune di Lanciano

Piazza Plebiscito, 59,

Lanciano, di quasi 35.000 abitanti, è la seconda delle più grandi città della Costa dei Trabocchi.
Adagiata su un dolce pendio, a 265 m s.l.m., non lontanissima dalla costa, vive di con un’economia che contempla, accanto alle tradizionali attività rurali, un ricco tessuto industriale e un florido terziario; nelle botteghe artigiane che si affacciano sulle sue strade si producono dolci, si lavora il ferro, si tessono coperte e tappeti, si decora la ceramica e si produce oggettistica sacra.
Grazie ad alcune ricerche effettuate negli ultimi decenni sul territorio di Lanciano, è stato accertato che questa zona era già abitata nell’era neolitica. Gli scavi hanno riportato alla luce una grande struttura abitativa databile al XII secolo. Si tratta di un insediamento fra i più antichi d’Abruzzo.
Dopo l’inizio dell’età del ferro le tracce rinvenute dei popoli pelasgici o illudici sono poche, e probabilmente risale proprio a questo periodo (1200 a.C.) la fondazione dell’antica Anxanon.
La città di Lanciano venne fondata da Solima, compagno di Enea, sfuggito alla guerra di Troia nel 1181 a.C., che la chiamò Anxanon in onore del fratello Anxa. Solima fu anche il fondatore della città di Sulmona. Il nome Anxanon nel II secolo a.C. mutò in Anxanum, e solo verso la fine del Medioevo Anxanum divenne Lanzano e successivamente Lanciano. La “L” iniziale è probabilmente dovuta all’assorbimento dell’articolo determinativo nel nome come si può facilmente notare anche nel caso de L’Aquila.
L’insediamento prima della fondazione di Roma fu colonia greca, e venne abitata anche dagli Etruschi fino all’invasione dei Galli nel 363 a.C. Solo intorno al 435 passò sotto la dominazione di Roma.
Subì saccheggi e devastazioni ad opera dei goti ma dal XII secolo fu un castello fortificato e sotto gli Angioini si accelerò la sua trasformazione in centro commerciale cosmopolita. Le scorrerie turche, le epidemie del XVI secolo e il venir meno di molti privilegi e franchigie frenarono l’ascesa del comune, che nel 1646 perse quell’autonomia di cui aveva sempre goduto come città di pertinenza regia.
Il centro storico si compone oggi di un nucleo molto antico, a forma di fuso e raccolto su un colle, e di due quartieri medievali dalla pianta alquanto irregolare. Nel suo inestimabile patrimonio architettonico spiccano la chiesa di Santa Maria Maggiore, eretta nel XII secolo, ampliata nel XIII secolo e più volte rimaneggiata, che presenta un monumentale portale a strombo, uno splendido rosone e una possente torre campanaria; la basilica quattrocentesca di Santa Maria del Ponte, rifatta nel XVIII secolo; e le chiese medievali di S. Francesco (oggi meta di pellegrinaggio in quanto sede delle reliquie del Miracolo Eucaristico, che sarebbe avvenuto proprio a Lanciano nella prima metà del VIII secolo), di Sant’Agostino e di Santa Lucia. Giorno di mercato: Sabato.

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