Questo borgo di circa 1.200 abitanti si trova ai piedi della Majella, a 669 m s.l.m.
Ha un’origine preistorica, come testimoniano i resti del villaggio neolitico in contrada Fonterossi. La scarsa documentazione superstite non consente di ricostruire dettagliatamente le vicende storiche del paese nei secoli seguenti. La sua storia è strettamente legata a quella di Palena, Taranta Peligna e Lettopalena con i quali costituiva un’importante presidio a difesa della Valle Aventino.
In epoca italica e romana la zona fu abitata dalla popolazione dei Carecini, una tribù sannita che aveva come centri principali Cluviae e Juvanum. Importante traccia del periodo medioevale è l’eremo di Sant’Angelo. In questo periodo e nel Rinascimento, epoca alla quale si datano i suoi principali monumenti, Lama conobbe uno sviluppo notevole nel campo dell’industria laniera.
Nel XV secolo fu dei Caldora e poi dei Di Capua. Nel XVII secolo passò sotto il dominio dei d’Aquino fino all’abolizione della feudalità. I terremoti del XVIII secolo causarono la distruzione del borgo medievale, zona definitivamente abbandonata dopo il sisma del 1933 e dopo la seconda guerra mondiale.
Di speciale valore sono oggi il Museo Naturalistico-Archeologico “M. Locati” e l’annesso Giardino Botanico della Majella “M. Tenore”. Giorno di mercato: Martedì.