Frisa è un borgo di circa 1.800 abitanti collocato a 237 m s.l.m. nella periferia nord-ovest di Lanciano.
Grazie ad alcuni rinvenimenti del periodo romano è stato accertato che il territorio dove oggi sorge Frisa era frequentato già dall’antichità.
Le prime testimonianze letterarie risalgono all’XI secolo, quando il territorio era feudo del conte di Chieti Trasmondo III. Passò nel Quattrocento sotto l’autorità di Jacopo Caldora, un capitano di ventura che s’impossessò dei feudi di Frisa, Guastameroli e S. Apollinare approfittando della debolezza del Regno di Napoli, in crisi per la successione al trono.
Nel 1425 il re di Sicilia, Carlo III, lo riscattò dalla supremazia dei Caldora, cedendolo in feudo alla città di Lanciano, finché non venne venduta ai Cotugno e successivamente ai Caccianini, famiglia benestante di origine milanese e ricco commerciante di pellami che si stabilì a Lanciano. Quest’ultimo l’ha conservato come feudo dal 1678 fino all’epoca moderna. Infatti, vi sono ancora persone che ricordano l’ultimo barone della famiglia Caccianini.
Il paese è stato da sempre sotto l’influenza della vicina città di Lanciano.