Per chi viaggia sul fondovalle del Trigno, Fresagrandinaria si impone a 391 m s.l.m. per la sua possente mole di pietra e le sue grotte artificiali scavate nel gesso.
Paese di origine longobarda che oggi conta un migliaio di abitanti, nel X secolo fu sotto la protezione del monastero benedettino di Sant’Angelo in Cornacchiano, di cui resta soltanto, fuori dal paese, un rudere di torre campanaria.
Fresagrandinaria ha conservato il tipico aspetto di un borgo medievale, fatto di edifici costruiti dall’abile e secolare maestria dei lavoratori della pietra calcarea e dell’arenaria. L’abitato culmina nella massiccia struttura della Chiesa parrocchiale intitolata al Santissimo Salvatore. Ai piedi dell’antico borgo, invece, si trova la chiesetta della Madonna delle Grazie, al cui interno è possibile ammirare la bella statua dorata della Madonna con Bambino, opera del Quattrocento. Nell’antro di una grotta, sulla sponda destra del fiume Treste, in località Guardiola, è possibile visitare la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, apparso secondo la leggenda in questi luoghi per la prima volta nel 1899. La chiesa, ricostruita in forme moderne nel 1975, in pietra, con la facciata rivolta verso il fiume e collegata come in origine alla grotta, si colloca in un ambiente naturale di rara bellezza, riconosciuto come area d’interesse naturalistico.
Giorno di mercato: Mercoledì.