Comune di Casoli

Via Frentana, 30,

Posta su un colle alla destra del fiume Aventino a 378 m s.l.m., Casoli, borgo di quasi 6.000 abitanti vicinissimo alla Majella, domina la sottostante valle con il lago sant’Angelo e le colline circostanti.
Il territorio ha ospitato fin dai tempi antichi importanti insediamenti abitativi, con popolazioni di ceppo sannitico. La zona doveva essere abitata già in epoca romana, infatti, in località Piana la Roma sono stati rinvenuti resti di un anfiteatro, di un acquedotto e di diversi edifici con pavimenti in mosaico. Già nel IV secolo a. C. la sua fortezza fu attaccata e occupata dai romani del console Aulo Cerretano nel 315 a.C. Dai nuclei romani devono essere derivati i nuclei del periodo successivo, e cioè quello barbarico.
Si ha conferma dell’esisitenza del paese sin dall’880 nel Chronicon Casauriense del XII secolo, custodito nel Museo Nazionale di Parigi.
Fino al XV secolo il feudo di Casoli fu legato alla contea di Manoppello per poi passare al condottiero perugino Bartolomero d’Alviano e nel 1514 a Fabrizio Colonna. Dopo fu la volta dei Caraffa e infine dei D’Aquino che col titolo di Duchi vi restarono fino all’estinzione del feudalesimo apportando modifiche alla struttura del Castello, che con buona probabilità fu messo in opera per la prima volta dagli Orsini nel XIV secolo.
Nel corso del 1700 ci fu una vera e propria esplosione demografica durante la quale vennero costruiti numerosi palazzi signorili. Il borgo che si costituì attorno al castello ebbe tre porte di accesso: Porta Cencio, Porta da Piedi e Porta Carrozza. Dalla fine del 1700 ci fu un periodo di stragi e saccheggi che infestarono il paese mentre nell’800 il castello stesso divenne sede del Cenacolo abruzzese, che nelle stanze di Pasquale Masciantonio riuniva figure della cultura e dell’arte come Francesco Paolo Michetti, Cesare De Titta, lo scultore Barbella e altri.

Giorno di mercato: Venerdì.

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