Il paese di Carunchio, nell’entroterra dell’alto vastese, conta circa 650 abitanti ed è arroccato a 714 m s.l.m. tra foreste di cerri, faggi e castagni su di un colle alla destra del fiume Treste dal quale è possibile dominare con la vista gran parte della Maiella e del Gargano.
Le prime notizie risalgono al XII secolo.
Dopo il XIV secolo, fu feudo dei marchesi d’Avalos e dei principi Caracciolo. Originariamente il paese si trovava probabilmente situato in località Taverna, fu poi trasferito nel ‘500 nella sede attuale, probabilmente perché gli antichi abitanti la giudicarono più difendibile dalle frequenti incursioni saracene e slave. Dell’antica cinta muraria restano due porte, Porta Coluccia e Porta Nocicchia, o Porta Grande. La parte più alta del borgo medievale è occupata dai palazzi fortificati Turdò e Castelli che con la loro mole sembrano evocare la forma dell’antico Castello. Poco più in basso, c’è la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, al cui interno si può ammirare un rarissimo organo a canne di fine ‘600, opera di maestranze molisane.
Elementi di architettura medievale sono rintracciabili nella struttura della Chiesa del Purgatorio il cui interno accoglie uno splendido ciclo di affreschi del ‘300.