Arte e cultura Teatro

Teatro Rossetti

Via Aimone, 1, Vasto

Il Teatro Rossetti di Vasto, inizialmente Real Teatro Borbonico, è, in ordine di tempo rispetto alla data di fondazione (1818-1819), la seconda istituzione pubblica d’Abruzzo.
Edificato sul lotto del soppresso monastero di S. Spirito, viene inaugurato, anche se incompleto, il 30 maggio 1819. L’opera, su disegno dell’ ing. Taddeo Salvini di Orsogna, viene avviata sotto la sindacatura di Domenico Laccetti. I lavori, interrotti per un certo periodo di tempo, saranno ultimati solo nel 1830 con la progettazione delle parti lignee dovuta all’ing. Nicola Maria Pietrocola e con la realizzazione delle stesse ad opera dell’ebanista Pasquale Monacelli. Il 15 settembre 1832 il teatro viene inaugurato solennemente alla presenza del re Ferdinando II, con la presentazione del sipario dal titolo L’incoronazione di Lucio Valerio Pudente. Con l’Unità d’Italia il Teatro assume l’attuale denominazione.
L’occupazione militare di Vasto negli anni 1943-1945 riduce il Rossetti a magazzino.
Nel 1987 viene riaperto con il concerto di Severino Gazzelloni.
Tra febbraio e marzo del 2007, con un ciclo di manifestazioni concertistiche che culminano con il discorso ufficiale per la riapertura del presidente del Senato, il Teatro Rossetti riparte definitivamente sotto la direzione artistica del M° Raffaele Bellafronte e per la prima volta presenta una stagione completa concertistica e di prosa.
Il Teatro Rossetti ha una capienza totale di 156 posti a sedere, un palcoscenico con un’ampiezza di 9.50×8.50, un’altezza di un metro dal pavimento e un proscenio di 8.00×1.00 metri.

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