Sita in località Santo Stefano presso Casalbordino, attualmente versa in uno stato di rudere. Anticamente il Monastero ha rappresentato nei confronti della cittadina un importante punto di riferimento: l’origine di Casalbordino è collocabile intorno al IX secolo, ma sulla scia della sempre maggiore influenza esercitata dal Monastero di Santo Stefano in Rivo Maris, l’intero territorio casalese conosce un periodo di crescita e grandi trasformazioni. Vengono bonificati i terreni, impiantati mulini e sorgono diversi insediamenti fortificati e castelli tra cui Casalbordino, governato da Roberto Bordinus, dal quale si vuole che la città prenda il nome. Agli inizi del secolo XII, il Monastero di Santo Stefano, più volte devastato, si avvia verso un’irreversibile decadenza. A rinvigorire le sorti dell’intera zona è l’avvento della dominazione angioina verso la fine del Duecento.
Lungo il tracciato della litoranea sono ancora visibili le antiche del monastero medievale di Santo Stefano in Rivo Maris.
La chiesa originaria, chiamata anche “Santo Stefano in Rivomare” o “Santo Stefano di Rivomare”, risale tra la metà del V ed il VI secolo in una diramazione della Via Flaminia che da Ancona conduceva a Brindisi nel municipio di Histonium, antica città del popolo italico dei Frentani, corrispondente all’odierna Vasto e oggi sito archeologico italiano.