Durante il Ventennio fascista fu creato a Vasto il nuovo quartiere di Corso Nuova Italia, al di fuori del centro medievale della città. Il primo progetto risale al 1906, ma fu realizzato solo nel 1924, con la creazione di un ampio corso centrale e due edifici scolastici, collocati all’inizio del corso e della piazza principale. Molti degli edifici che costeggiano il Corso Nuova Italia si richiamano ad un’architettura di stile neoclassico o liberty.
Il Politeama Ruzzi venne costruito nel 1931, doveva essere adibito a varie funzioni di carattere sociale e culturale, come ricorda il nome stesso, oltre che ad accogliere le riunioni del Partito Nazionale Fascista. Il primo progetto, redatto dall’ingegnere Antonio Izzi, risale al 1927, richiama per le linee curve, le decorazioni floreali e le vetrate con bifore e trifore lo stile dell’Art Nouveau.
La facciata presenta un portico a cinque arcate, nelle chiavi di volta degli archi a tutto sesto sono incise le iniziali del committente Giovanni Ruzzi. Nei due piani superiori le lesene presentano diverse decorazioni, con medaglioni, frontoni con motivi floreali e zoomorfi e cantonali con figure antropomorfe.
L’architettura è ancora legata all’accademismo di gusto tardo-ottocentesco, i particolari decorativi si ispirano all’Art Nouveau e allo stile della Secessione Viennese.